Ibride, con spazi multifunzionali, l’utilizzo di materiali riciclati e sostenibili e la presenza di spazi aperti e aree comuni. Così si presentano “le case del futuro”. Ma attenzione: paese che vai, case e trend che trovi: come noto, infatti, la pandemia di covid-19 ha modificato profondamente l’idea tradizionale di abitazione, che è diventata anche il luogo di lavoro per miliardi di persone.
Tendenze e gusti in tema di casa
Se in generale, oltre il 58% dei Paesi vede le case “ibride”, cioè le abitazioni in cui gli inquilini vivono e lavorano, come una tendenza fondamentale per il design del futuro, ci sono delle tendenze più marcate in alcuni stati rispetto ad altri.
Gli americani sono gli unici a volere cucine all’aperto, mentre gli inglesi cercano una maggiore insonorizzazione e i tedeschi desiderano superfici autopulenti. I polacchi amano invece sedersi su pouf e prediligono i toni del marrone, mentre gli spagnoli sono i soli a volere forme più arrotondate negli interni e i francesi hanno i gusti più eclettici.
In 8 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovacchia, Spagna, Polonia e Ungheria) su 12 è stata citata come importante la tendenza a prediligere materiali riciclati e/o sostenibili, con un terzo dei Paesi che si aspetta di assistere a un maggiore utilizzo di materiali naturali nei mobili.
Probabilmente, infatti, la tendenza più importante per il futuro dell’interior design è la sostenibilità. In sette dei 12 Paesi, infatti, la biofilia, la tendenza a utilizzare piante, acqua e altri materiali naturali all’interno e all’esterno, è destinata a crescere nel prossimo futuro.
Qual è la superficie minima di un appartamento?
Il Paese con le superfici delle case più piccole sono gli Stati Uniti, dove, per esempio, a New York le abitazioni hanno una dimensione minima di 13,9 mq, seguiti dalla Francia e dall’Italia (14 mq) e dalla Repubblica Ceca (almeno 16 mq), mentre a Dubai si sale a 21 mq. Per un bilocale, in Polonia ci vogliono almeno 27,5 mq, in Austria 30 mq, in Spagna 36 mq e nel Regno Unito 37 mq. Da rilevare che in Francia la dimensione minima salirà a 28 mq a partire dal quest’anno, il doppio rispetto a oggi.
Qual è il Paese in cui i cittadini hanno il maggior numero di case?
A differenza di quanto si potesse immaginare, considerando l’amore degli italiani per il mattone, l’Italia non si colloca in prima posizione tra i Paesi i cui cittadini hanno il maggior numero di case. Il primato di stato che ha il maggior numero di proprietari di case (tra Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Austria, Francia, Spagna, Italia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia ed Emirati Arabi Uniti) va all’Ungheria, con il 91% di abitanti che possiede una casa di proprietà. In ultima posizione c’è la Germania: qui, infatti, solo il 50,5% dei tedeschi ha una casa di proprietà, la percentuale più bassa dell’Ue.
Qual è il Paese in cui vengono affittate più case?
Il primato di Stato che vanta il maggior numero di cittadini che vivono in case in affitto invece che in case di proprietà va agli Emirati Arabi, con una quota del 70%. A questo Paese però spetta un’altra particolarità, con soli 3 mq qui le dimensioni delle camere da letto sono le più ridotte in assoluto.
Quanto incidono le spese per la casa?
Secondo i dati dell’Ocse, le spese per la casa assorbono circa il 20% del reddito mensile della popolazione, rendendola la più grande fonte di spesa per la maggior parte delle persone.