Turismo di lusso: l’Italia tra le destinazioni preferite
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Il turismo è un’industria italiana in forte crescita: l’80% degli acquisti pre-Covid nel settore del lusso in Italia sono stati effettuati da turisti stranieri. 

Questo mercato di nicchia rappresenta il 3% del PIL del Paese (in termini di mercato turistico corrispondente al 13% del PIL) e rappresenta un volano per l’economia italiana. 

Il turismo di lusso genera il 15% del fatturato totale del settore alberghiero e il 25% della spesa turistica totale (diretta e indiretta). 

I turisti internazionali di fascia alta spendono in Italia circa 23 miliardi di euro (7 miliardi di euro per l’alloggio, 2 miliardi di euro per la ristorazione e 14 miliardi di euro per le visite/tour/shopping).

Tradizionalmente, il turismo di lusso richiede un’esperienza unica, autentica e di alta qualità, fornita da servizi personalizzati ed esclusivi. Nel post pandemia sono emerse nuove esigenze di appagamento interiore da parte dei viaggiatori che ora sono alla ricerca di esperienze più spirituali ed emotive. 

Il turismo di lusso, quindi, è fondamentale per un ritorno alla crescita e sarà probabilmente il primo settore dell’industria del turismo a tornare ai suoi picchi passati in Italia. I viaggiatori di fascia alta vogliono tornare a viaggiare e approfittare delle bellezze del mondo, soprattutto in Italia. Saranno i primi a farlo, proprio perché possono permettersi standard più elevati di comfort e sicurezza.

Nel 2021, tra gli esercizi ricettivi scelti per pernottare durante il soggiorno in Italia, prevalgono gli alberghi: 4,5 milioni di presenze francesi, il 65,5% delle notti complessive, contro circa 2,4 milioni nelle strutture extra-alberghiere, il restante 34,5%.

Per il 2022 si confermano stime molto positive per il turismo di lusso in Italia.

L’Italia è, infatti, tra le destinazioni preferite dai viaggiatori “top di gamma” che cercano arte, cultura ed enogastronomia. 

Per i turisti francesi ad ottobre e novembre 2022, l’Italia risulta il secondo paese di destinazione in base alle ricerche di alloggio su Google per i viaggi all’estero, preceduta dalla Spagna e seguita dagli Stati Uniti. 

Nei primi 6 mesi del 2022, i viaggiatori francesi in Italia spendono circa 1,6 miliardi di euro, il 180% in più rispetto a gennaio-giugno 2021. In testa vi sono le mete turistiche di Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Toscana.

Il settore è quindi in grado di soddisfare la clientela del turismo di fascia alta che si attende, oltre alla sicurezza tanto ricercata negli ultimi anni, ancora più consulenza, viaggi-evento, esperienze personalizzate iper-esclusive e soprattutto responsabili.

Per dicembre 2022, le prenotazioni aeree dei francesi verso l’Italia sono in linea con quelle del medesimo mese 2021, con un’incidenza sul totale internazionale del 6%. 

Nonostante le tensioni geopolitiche ed economiche, il trend rimane molto positivo per il 2023, in quanto l’assenza dei mercati russo e asiatico è in parte controbilanciata dal ritorno dei clienti europei e americani. 

Entro il 2025 la clientela del lusso in Italia raggiungerà i 450 milioni rispetto ai 390 milioni del 2019, principalmente per la crescita della classe media, soprattutto in Asia e nel frattempo l’Italia resta il Paese più attrattivo per le vacanze di lusso, tradizionalmente considerata la meta ideale per i clienti a reddito più elevato, per le famiglie, per le lune di miele e sta attirando un numero crescente di millennial e Generazione Z. Rappresentando il 20% dei turisti internazionali, è questa la nuova clientela in questa fase di ripresa, con nuovi desideri e aspettative. Le vacanze di lusso sono diventate un modo per farsi notare, confermare il proprio status e identificarsi come parte di un gruppo sociale d’élite. I viaggiatori contemporanei condividono le proprie esperienze sui social network e si fanno promotori del proprio viaggio.