Ripresa del turismo in Italia
Il mercato immobiliare alberghiero italiano sta attraversando una fase di decisa ripresa dopo gli impatti negativi della pandemia da Covid-19.
Anche nel 2024 il mercato immobiliare alberghiero, seguendo il trend avviato nel 2023, continua a crescere nel primo trimestre, con un aumento del numero di transazioni del 9% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Le strutture destinate ad hotel, infatti, concentrano nel Q1 2024 330 milioni di euro di investimenti, superate solo dagli immobili ad uso ufficio, rinvigoriti dalla fine dello smart working.
I dati positivi sono trainati principalmente dalle solide performance delle città d’arte italiane, in particolare Roma, e dalla crescente domanda internazionale, che si sta peraltro diversificando sull’intero territorio del Bel Paese.
La continua attrattività dell’Italia
Sebbene il 2023 non abbia superato il record di 97,8 milioni di arrivi del 2019, i dati evidenziano l’attrattività costante dell’Italia.
Nel 22023 l’Italia si è classificata quarta in Europa con un recovery rate del 4,8% rispetto all’anno precedente. Le condizioni rimangono favorevoli, anche se il settore deve ancora fare molta strada per una completa ripresa e allinearsi ai mercati internazionali.
Dinamiche dell’industria alberghiera
La penetrazione delle catene alberghiere in Italia rimane intorno al 6% dell’offerta complessiva, stabile in termini assoluti.
Tra le formule di gestione preferite, i contratti di Management sono cresciuti di oltre il 14% nell’ultimo anno, indicando una tendenza verso standard commerciali internazionali. Questa tendenza è ulteriormente supportata dall’ingresso di prestigiose catene internazionali che stanno espandendo la loro presenza in Italia e che preferiscono tale formula contrattuale alla più classica locazione.
Nei prossimi tre anni verranno realizzati numerosi nuovi progetti alberghieri, soprattutto in Lombardia e Lazio, e in regioni emergenti come la Sardegna, la Puglia e la Sicilia, con un focus sul mercato “Sun & Beach“.
Un esempio per tutti è il resort di Borgo Egnazia in Puglia che ha acquisito una fama mondiale dopo il G7 italiano.
Sfide e opportunità
L’industria alberghiera in Italia è in rapida evoluzione, plasmata dai nuovi comportamenti dei viaggiatori e dalle dinamiche di mercato post-pandemia. I viaggiatori internazionali sono aumentati dell’11% in termini di pernottamenti e del 17% in termini di spesa nel 2023 rispetto al 2022. Mentre il turismo domestico è stabile, il turismo straniero è destinato a crescere, presentando opportunità per il settore di adattarsi e soddisfare i viaggiatori in cerca di esperienze uniche.
La grande sfida dei prossimi anni sarà quella di offrire formule ricettive sempre meno votate al “consumo turistico” a vantaggio di esperienze di soggiorno c.d. “live local” più autentiche in strutture ricettive possibilmente situate nel centro storico di una caratteristica città italiana, a diretto contatto con le tradizioni locali.
Il ruolo determinante delle catene alberghiere nello sviluppo dell’industria alberghiera
Le catene alberghiere svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo del settore dell’ospitalità in Italia e nella promozione di destinazioni meno conosciute.
La diversificazione dei marchi alberghieri, che spaziano dal lifestyle all’ultra-lusso, va incontro alle esigenze dei diversi segmenti di mercato, aumentando l’attrattiva dell’offerta italiana nell’hospitality. Questa tendenza è vista come un’opportunità per gli operatori italiani di migliorare i loro prodotti e creare esperienze uniche e memorabili per i viaggiatori di tutto il mondo.
Prospettive future
Il futuro dell’industria alberghiera italiana è promettente, con tendenze verso l’internazionalizzazione e investimenti in servizi hospitality di qualità.
Eventi significativi come le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e gli investimenti dai mercati finanziari e del settore immobiliare supportano questa prospettiva positiva.
I principali driver nella selezione degli investimenti nell’hotellerie saranno legati alle formule di contratto tra i proprietari immobiliari, sempre più rappresentati dai grandi investitori istituzionali, e i gestori: ne deriva che la formula del Management Agreement sarà sempre più utilizzata rispetto al classico contratto di locazione o alla proprietà diretta dell’immobile.
Inoltre sarà sempre più discriminante il fattore dimensionale, che porterà a privilegiare strutture con superfici importanti per poter ammortizzare i rilevanti costi di gestione, idealmente con un numero superiore alle 150 camere e comunque non inferiore a 100.
Questa sarà una sfida per chi cercherà di soddisfare una domanda di “esperienza locale”, viste le caratteristiche morfologiche dei nostri centri storici e degli immobili che li costituiscono, quasi sempre di piccole dimensioni e vetusti.
Il futuro delle tendenze turistiche e del mercato turistico
Il futuro del turismo e del mercato turistico è destinato a evolversi in modo significativo, modellato dalle tendenze emergenti e dalle mutate preferenze dei viaggiatori. Ecco alcuni potenziali sviluppi:
- Sostenibilità: con la crescente consapevolezza ambientale, i viaggi sostenibili diventeranno ancora più centrali. Ci si aspetta che i turisti optino sempre più per alloggi ecologici, opzioni di trasporto a basse emissioni di carbonio ed esperienze che contribuiscano positivamente all’ecosistema e alla comunità locale.
- Integrazione tecnologica: l’integrazione di tecnologie avanzate come AI, VR e IoT migliorerà l’esperienza di viaggio, offrendo itinerari personalizzati, tour virtuali e connettività senza soluzione di continuità.
- Viaggi esperienziali: la domanda di esperienze uniche e coinvolgenti continuerà ad aumentare. I viaggiatori cercheranno attività che offrano un’immersione profonda nelle culture, nelle cucine e nelle tradizioni locali, allontanandosi dalle attrazioni turistiche generiche verso esperienze più autentiche e fuori dai sentieri battuti.
- Tendenze del turismo della salute e del benessere: l’attenzione su salute e benessere si intensificherà, con i turisti alla ricerca di destinazioni che offrano ritiri benessere, esperienze termali, attività all’aria aperta e tour culinari incentrati su un’alimentazione sana.
- Viaggi bleisure: si prevede che la combinazione di viaggi d’affari e di piacere, o “bleisure”, aumenterà, guidata dalle tendenze del lavoro a distanza. I professionisti estenderanno i viaggi di lavoro a scopi di svago, cercando destinazioni che possano soddisfare sia la produttività che il relax.
- Microcation e staycation: viaggi più brevi e più frequenti, o “microcation”, insieme alle staycation, diventeranno scelte popolari per i viaggiatori che cercano pause veloci senza il fastidio dei viaggi a lunga distanza.
- Nomadismo digitale: con l’aumento del lavoro a distanza, le destinazioni che offrono “visti per nomadi digitali” e strutture per soggiorni a lungo termine per lavoratori a distanza attireranno una nuova ondata di viaggiatori.
- Turismo accessibile: verrà posta maggiore enfasi nel rendere i viaggi accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità, garantendo che alloggi, attrazioni e trasporti siano inclusivi e privi di barriere architettoniche.
- Conservazione del patrimonio culturale e storico: il turismo che sostiene la conservazione dei siti culturali e storici guadagnerà terreno, con un numero maggiore di turisti consapevoli che parteciperanno agli sforzi di conservazione e ai tour educativi.
- Sicurezza e protezione: sulla scia delle sfide globali, comprese le crisi sanitarie e le tensioni geopolitiche, i turisti daranno priorità alle destinazioni note per la loro sicurezza, stabilità e solide infrastrutture sanitarie.
(Fonte: Horwath HTL)
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